L’arte del riciclo

L’arte del riciclo

robertacapanni in Food & Wine
camilla lastrucci

camilla lastrucci

foto creazione della cake designer toscana Diletta Comanducci

Nonostante la crisi sulla tavola di Natale tutti noi abbiamo portato più del dovuto. Forse “gli avanzi” sono stati meno degli anni passati, ma è comunque normale che non tutto venga consumato durante pranzi o cene delle feste. Mai come quest’anno però dal web, alle trasmissioni tv fino alla carta stampata, sono state proposte le ricette più svariate per il “riuso” del cibo avanzato.

L’avanzo” vero e proprio non è molto gradito e perciò blogger e cuoche tv si sono sbizzarrite in consigli fantasiosi per riproporre ai propri familiari quanto rimasto dopo le prime giornate di festa.

Oggi più che mai è importante non sprecare il cibo;  molto più vicino a noi di quanto mai potremmo sospettare, ci sono intere famiglie che per sopravvivere devo ricorrere ai pacchi donati dalle associazioni di volontariato. Quindi non è solo per risparmiare che dobbiamo cercare di non buttare via niente del cibo che portiamo in tavola ma, soprattutto, è per il rispetto che dobbiamo a chi, in questo momento di crisi, si trova in gravi difficoltà.

I nostri potenti frigoriferi, i nostri congelatori, ci permettono di non sprecare neanche un grammo di ciò che cuciniamo, basta pensarci e metterci un po’ di impegno. Dopo pranzi e cenoni delle feste resta sicuramente qualcosa e quindi è il momento di sbizzarrirsi e insegnare, anche ai familiari più riottosi verso gli avanzi, che dietro all’arte del recupero alimentare c’è una precisa filosofia di vita.

Si possono trasformare tortellini in brodo in budini salati meravigliosi, lasagne in pasticci succulenti, fare deliziose polpette con le carni e le verdure rimaste ma soprattutto si possono fare ottimi dolci con panettone e pandoro!

Dal panettone si può ottenere un budino utilizzando anche fette già tagliate che si sono un po’ seccate mentre per il pandoro i miei preferiti sono i tartufi al cioccolato che sono semplici da fare: basta sbriciolare bene il pandoro, impastarlo con della panna liquida fresca e aggiungerci la scorza grattugiata di un’arancia o di due mandarini. Poi si formano delle palline che si passano nella polvere di cacao amaro e si mettono nei pratici stampini di carta, ci si versa sopra la ganache (che si prepara facendo fondere del cioccolato a bagnomaria a cui si aggiunge la panna molto calda). Infine si spolverano le palline con zuccherini colorati oppure nocciole tritate o pistacchi.

E buon appetito!

 

Roberta Capanni

 

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