Cucinare? che Caldo!

Cucinare? che Caldo!

rabendeviaregia in Food & Wine
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Estate, caldo, forse troppo o forse solo troppo umido comunque sia l’appetito viene meno ma anche la voglia di cucinare, di cimentarsi tra fuochi e fiamme sparisce. Ma mai come nella stagione calda si ha volgia di condividere con gli amici la tavola, di tirar tardi all’aperto ( o anche solo con la finestra aperta) nell’attesa che un alito di venticello ristoratore ci rinfreschi.

Io per prima d’estate non riesco a mangiare se non cibi freddi e aborro le cucine piene di pentole e padelle e così quest’anno ho deciso di dare le mie indicazioni raccogliendole in un libro.

Come ti cucino in pareo, il mio libro si intitola così, è prima di tutto un invito ad una sana alimentazione. La qualità del cibo per me, infatti,  è la cosa più importante, qualità che, non necessariamente, vuol dire prezzi alle stelle. Basta guardarsi intorno per trovare frutta, verdura, formaggi e carni prodotte nel nostro territorio, che non abbiamo subito lunghi periodi di conservazione, gustose  e degne dei palati più sopraffini.

Il libro è anche un invito a provare nuovi accostamenti, sfruttare  il cromatismo delle verdure, il profumo intenso dell’estate  per appagare  occhio, cuore e mente, perché, non dobbiamo mai dimenticarlo,  che il nostro corpo e la nostra mente fanno parte di un insieme grandioso e risplendono di energia.

Ma come accade alle nostre auto, se immettiamo del carburante sbagliato, il meccanismo si inceppa, il motore ne risente e ne soffre. Per questo ogni ricetta da me suggerita ha alla base la materia prima di ottima qualità, possibilmente di origine biologica accertata e di stagione, perché i nostri ritmi sono quelli della terra e del territorio a cui apparteniamo e, se anche la globalizzazione ha cercato di farcelo dimenticare, ogni luogo ha le sue  caratteristiche e le trasmette a chi in esso vive.

Per concludere ecco la ricetta fresca che consiglio:

 

SFORMATINI DI PANZANELLA ALLE ALICI

  • 300 gr di pane casalingo non salato tagliato da qualche ora
  • 200 gr di pomodori rossi e sodi
  • 1 gambo di sedano
  • 1 carota
  • 100 gr di olive nere
  • 200 gr di alici sotto sale
  • Qualche foglia di basilico fresco
  • Olio extra vergine di oliva
  • Aceto di vino bianco buono
  • Sale e pepe nero macinato non finemente

Qualche ora prima della preparazione (la sera precedente o la mattina se prevedete di servire la preparazione per cena) tagliate il pane a fette alte 1-1,5  cm  poi formate dei dadini. Lasciate il pane così tagliato all’aria in modo che si secchi. Procuratevi degli stampini rotondi del diametro di circa 10 cm. Lavate e asciugate i pomodori, tagliateli in quattro parti e poi a fette sottili. Mettete le fette su una rete o un colapasta ampio in modo che perdano un po’ della loro acqua. Tagliate la carota, il sedano e le olive a dadini piccolissimi. Sciacquate le alici brevemente e tagliate a pezzi di circa 1 cm. Mettete tutto in una ciotola insieme al pane, condite con sale, abbondante pepe appena macinato, il basilico fresco tritato, olio extra vergine di oliva e aceto.

Mescolate e mettete negli stampini premendo un po’. Lasciate riposare in frigorifero per una ventina di minuti poi sformateli nei piatti decorando con le fette di pomodoro disposte a raggiera, una grattugiata di pepe nero e un filo d’olio. Guarnite con basilico e qualche fiore di nasturzio.

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